“La mafia si combatte non con la tensione delle
sirene, dei cortei e della terribilità. La mafia si combatte col diritto.”
[Sciascia]
In
occasione del trentunesimo anniversario della “Strage di Pizzolungo”, presso
l’Aula Magna del Polo Universitario di Trapani, si è tenuto un importantissimo
convegno durante il quale si è cercato di fare il punto rispetto ad un cancro
in costante evoluzione ed ancora da combattere.
Diverse ed autorevoli le personalità intervenute durante l’incontro studio, concordi nel ritenere, come ha sottolineato il Professore Giovanni Fiandaca, che “L’esercizio alla memoria, che si manifesta con un’iniziativa di studio volta ad un approfondimento conoscitivo, è il modo migliore per ricordare.”
Tra
questi, il Dott. Giovanni Francolini,
del Tribunale di Palermo, Dott. Vincenzo
Maiello, Università di Napoli Federico II, Dott. Michele Prestipino, Procuratore Aggiunto DDA Roma, e Dott.ssa Fernanda Serraino, Università di
Palermo.
Nocciolo dell’incontro è stato: “L’approfondimento dell’analisi criminologica (che) costituisce un presupposto indispensabile per studiare idee più opportune e più efficaci modalità di approccio giudiziario e, quindi, per verificare e fare il punto sui metri normativi di cui disponiamo per contrastare il fenomeno mafioso” in una realtà economica internazionale.
Ci si domanda se, a questo punto, categorie come associazione mafiosa o concorso esterno siano del tutto obsolete e da rivedere.
Alcuni studenti facenti parte dell'Associazione Unitrapani |
di Marzia Patti
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