sabato 29 aprile 2017

FLIGHT OR FIGHT?

I giovani di oggi sono particolarmente scoraggiati. Tale carenza di fiducia sta innescando un deleterio circolo vizioso in forza del quale: più si scoraggiano, più fuggono dall’idea di impegnarsi seriamente negli studi (e nella vita); più fuggono dall’idea di impegnarsi, più vedono ridursi le possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro; più vedono ridursi tali possibilità, più si scoraggiano, e così via continuando, per avvitarsi sempre di più nella spirale dello sconforto più profondo. Per rendersene conto, basta provare a chiedere ad uno studente di ultimo anno di scuola cosa vuole fare ‘da grande’. Pochi hanno una risposta pronta; qualcuno ha in mente di lasciare la propria città per frequentare l’università in un’altra sede, ma quasi nessuno ha un progetto da realizzare, nella sua città o altrove.
Certo, le ragioni per scoraggiarsi non mancano. Ogni giorno i media ci martellano con notizie allarmanti avanti ad oggetto, ora, la revisione – al ribasso – delle previsioni di crescita del Paese, ora, l’aumento del tasso di disoccupazione giovanile, ora, la chiusura di questa o quell’altra impresa con tutto quello che segue sul versante dell’economia locale o nazionale. Per non parlare, poi, delle inquietudini che serpeggiano tra molti professionisti o imprenditori già affermati, i quali – con l’atteggiamento di è chiaramente ‘sbilanciato’ verso il passato – si lamentano del fatto che oggi lavorano sempre di più, ma guadagnano sempre di meno. Se questo è vero, è anche vero però che un simile quadro è assolutamente parziale. Per esempio, pochi studenti sanno che i media preferiscono dare maggiore spazio alle notizie negative perché – statisticamente – queste ultime fanno più audience; pochi studenti sanno che le statistiche sono ‘reattive’, nel senso guardano al passato, mentre la pianificazione del proprio avvenire necessità di un atteggiamento ‘proattivo’ che, in quanto tale, deve essere rivolto al futuro ed alle opportunità che emergeranno negli anni a venire; pochi studenti sanno che le esigenze del mercato sono cambiate e che, a fronte di tante attività che sono diventate obsolete (e, di conseguenza, non più redditizie o addirittura fallimentari), altre esigenze stanno emergendo le quali dovranno essere soddisfatte con l’intervento di nuove figure professionali ancora da scoprire o addirittura da inventare; pochi studenti sanno che ogni giorno giovani e meno giovani combinano competenze diverse che prima erano considerate incompatibili fra di loro, lanciano start-up innovative e ottengono risultati assolutamente lusinghieri nel modo del lavoro; … e soprattutto pochi studenti sanno che molto spesso dire ‘siamo una generazione sfortunata’, ‘viviamo in tempi difficili’, ‘c’è la crisi’, è solo il frutto di una pericolosa tentazione della mente volta a rimuovere le difficoltà che ogni giovane ha sempre incontrato quando si è dovuto confrontare con l’incertezza del ‘futuro’ – in tempi più bui (pensiamo al Dopoguerra), ma anche in tempi più rosei – e, infine, pochi studenti sanno che dietro ogni difficoltà si nasconde sempre un’opportunità e, in estrema sintesi, una domanda: ‘flight or fight?’ E cioè scappare (ivi incluso l’atto di chi decide di prendere un aereo per lasciare la propria città senza avere un progetto ben preciso), o combattere, e cioè affrontare le difficoltà che comporta l’atto di progettare il proprio avvenire.
La domanda appena posta è personalissima, e così pure la risposta che la attende. Tuttavia, di fronte al rischio che i giovani si avvitino in una perniciosa spirale pessimistica – che, probabilmente, è il Problema con la lettera maiuscola di molti ragazzi di oggi – l’Università ha il dovere di aprire gli occhi agli studenti, di aiutarli a guardare la realtà senza le deformazioni ed i luoghi comuni di cui si è detto e, soprattutto, ha il compito di prepararli ad intravedere nella realtà di oggi le esigenze che diventeranno le necessità di domani per creare – in funzione di queste ultime – nuove figure professionali. Il Corso di Laurea Triennale in Consulente giuridico d’impresa, con sede in Trapani, si sta facendo carico di tale compito. E Tu, ragazza o ragazzo che hai appena letto queste note, come risponderai: flight or fight?
Renato Mangano
(Professore di diritto commerciale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo, e Coordinatore del Corso di Laurea Triennale in Consulente giuridico d’impresa, con sede in Trapani)

Nessun commento:

Posta un commento